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Progetto Acqua Sant’Anna
Dall’8 aprile la Galleria Still, con il Patrocinio di MIA Photo Fair, la maggiore fiera di fotografia in Italia, ospita la mostra “ACQUA, Liquida Bellezza”, fotografie di Silvano Pupella, con la guida curatoriale di Denis Curti.
Pupella e’ un fotografo con un passato manageriale nell’editoria e nella comunicazione, la cui ricerca artistica e’ incentrata su linguaggi non convenzionali da svelare e fissare nel tempo. Coniugando questa passione con le proprie conoscenze imprenditoriali, lavora all’interno di imprese per aiutare nel costruire l’identita’ dei brand, rendendo visibili i valori, le competenze, comunicarne l’essenza intangibile su cui ogni impresa si fonda. Fondamentale nel suo lavoro e’ l’aspetto umano, l’attenzione verso gli stake holders, che sono l’anima di ogni industria, e costituiscono insieme ai prodotti e i valori dell’azienda, i segni distintivi del suo essere, e la sua unicita’.
Una filosofia che si allinea perfettamente con il progetto Arte e Industria, e la nostra missione di comunicazione culturale, una strategia capace di generare tutta una serie di benefici sia pubblici che privati per l’impresa e i fruitori, creando un forte legame a livello sociale e quindi un maggiore senso di appartenenza. Questo progetto, dedicato ad Acqua Sant’Anna, vede in questa importante Mostra Fotografica, il primo tassello di questo percorso. Andando oltre al concetto di sponsorizzazione, abbiamo sviluppato collaborazioni da cui sia arte che business traggono vantaggi e portano alla creazione di esperienza autentiche e significative per i fruitori.
La presenza fisica del marchio dell’azienda in contesti artistici e culturali permette non solo di ottenere grande visibilità, ma di raggiungere soprattutto un pubblico altrimenti difficilmente raggiungibile, con cui si crea la possibilità di formare un legame innovativo, virtuoso e creativo.
Con questo obiettivo Arte e industria ha creato l’incontro tra l’artista e Acqua Sant’Anna, una delle maggiori industrie piemontesi, alla prima esperienza di comunicazione culturale attraverso l’arte. Pupella ha visitato la storica sede di Vinadio, in provincia di Cuneo e ha colto attimi di produzione, un’infinità di gocce, lo scorrere dell’acqua dalla sorgente, la silenziosa danza dei robot e il sorriso dei dipendenti, sottolineando il valore delle persone che lavorano nello stabilimento ai piedi delle Alpi. Sono immagini che raccontano una storia attraverso una prospettiva inaspettata, dove il quotidiano assurge al simbolico attraverso una astrazione che non perde mai di vista l’umanita’ di base. Pupella e’ un visual storyteller ben conscio del fatto che viviamo in una un’era dove l’aspetto visivo è il centro di ogni attività di comunicazione, e riesce a declinare in fotografia la filiera produttiva e non solo dell’azienda, mettendo in sequenza ritratti, astrazioni materiche e scorci di fabbricati.
Nelle parole dell’artista, “ACQUA, Liquida Bellezza” intende attuare un processo di sensibilizzazione verso il rapporto che le grandi aziende hanno con il pubblico, altresì conferire la giusta dignità e il corretto rilievo ai propri dipendenti e collaboratori, in una parola soltanto, al lavoro.” La fotografia non è solo immagine, è il contenitore di sensazioni ed emozioni che alimenta e stimola i sensi. La fotografia va vista, “sentita”, toccata.
Per questo, in aggiunta alla mostra di Silvano Pupella, la collaborazione tra Arte e Industria in Acqua Sant’Anna sta valorizzando diversi progetti che coinvolgeranno importanti artisti del panorama italiano e internazionale. In Mostra a Milano troviamo un’opera di Marco Lodola, una creazione dedicata alla “bottiglia simbolo” dell’azienda. Tutte queste opere saranno poi esposte nella sede aziendale di Orbassano (TO) per arricchire e rendere sempre più piacevoli gli spazi di lavoro.
La Mostra sarà aperta fino al 24 aprile, tutti i giorni, dalle 15 alle 19, Galleria Still, via Zamenhof, 11, Milano
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Silvano Pupella per Sirp
Dal nostro Studio è nata la collaborazione fra Sirp S.p.a e il fotografo Silvano Pupella con “Street Art” in occasione della fiera Linea Pelle Milano 2023 in cui sono state presentate le collezioni Primavera /Estate 2024.
I colori delle collezioni, le cartelle colori e alcune rifinizioni della pelle sono state coordinate con le immagini “Street Art” di Silvano; una ricerca di “arte urbana involontaria” che si traduce in geometria, colore e materia, un tentativo di controllare la casualità per ottenere dei cromatismi che si susseguono in un gioco di letture coinvolgenti, curiose e spesso sorprendenti.
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Enrica Borghi per Nuova Mini Plastic
La collaborazione fra Nuova Mini Plastic ed Enrica Borghi è iniziata proprio quest’anno in occasione dell’anniversario aziendale. Questo incontro ha fatto nascere opere insolite, nuove, affiancandole ad installazioni già consolidate dall’artista piemontese. La capacità di Enrica è stata quella di far nascere dai prodotti “usuali” di Nuova Mini Plastic, insospettate interpretazioni ricche di fascino.
Un grande impatto sono le “corazze” che vestono ipotetiche ragazze guerriero, oppure le “meduse” pezzi già realizzati dalla Borghi per la sensibilizzazione verso il mare, tema “eco” che ha trovato la giusta corrispondenza con la filosofia aziendale.
Quando l’arte incontra l’industria e le sensibilità si mescolano, si possono ottenere risultati veramente di grande effetto con soddisfazione per entrambe le parti.
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INTERVISTA CON MAURIZIO DIMAGGIO
Una breve intervista per spiegare cos’è
Arte & Industria.
30th ANNIVERSARY STUDIOANNAFILEPPO
Press 2018
Ho coinvolto sei artisti per il mio anniversario
e loro ci hanno donato il cuore
“La culturalizzazione dell’economia, come la cultura accede al core business dell’azienda”
L’elaborato analizza il fenomeno della “culturalizzazione” dell’economia ovvero la tappa evolutiva del mercato che prevede la contaminazione tra cultura e impresa.
Con l’avvento del nuovo secolo si assiste alla sostituzione del capitalismo industriale con il capitalismo culturale: se prima il valore e il vantaggio competitivo derivavano unicamente da un modello di competitività basata sul controllo dei costi e quindi su un’efficienza produttiva che fosse in grado di ridurre i costi e i tempi di produzione, ora il valore nasce da quello che l’oggetto comunica agli altri e il vantaggio competitivo trova basi di successo nella differenziazione dai concorrenti per fornire un surplus che abbia valore per il consumatore. La differenziazione trova in innovazione e creatività le ali su cui volare verso la cima del successo per uno sviluppo competitivo e per migliorare la qualità della vita.
Risulta evidente come, se la creatività diventa un asset fondamentale, la cultura interpreta un ruolo centrale nella strategia dell’impresa. L’importanza della cultura risiede proprio nella sua peculiare capacità di produrre valore mediante significati. Dal consumo di un prodotto culturale derivano inoltre una serie di benefici privati che generano a loro volta benefici pubblici grazie al meccanismo chiamato public spillover. Il singolo che fruisce di cultura, non solo aumenta la propria conoscenza e creatività ma costruisce legami più forti a livello sociale, migliora la propria comunicazione e possiede un maggiore senso di apertura ed appartenenza.
Dopo aver delineato le varie modalità di contaminazione tra impresa e arte, l’attenzione si focalizza su quelle imprese che hanno permesso alla cultura di legarsi con il loro core business. Si analizza quindi il superamento del concetto di sponsorizzazione per sviluppare quello di collaborazione, una collaborazione da cui sia arte che business traggono vantaggi e che porta alla creazione di una esperienza autentica e significativa per i fruitori.
La presenza fisica del marchio dell’azienda in contesti artistici e culturali permette non solo di ottenere grande visibilità, ma di raggiungere soprattutto un pubblico altrimenti difficilmente raggiungibile, con cui si crea la possibilità di formare un legame innovativo, virtuoso e creativo.
Il caso preso in esame vede l’esempio di un’azienda, la Guidi srl, che riuscita nell’intento di portare avanti una collaborazione costruttiva con diversi artisti. Da non sottovalutare l’operato di quelle figure (nel caso discusso lo Studio Anna Fileppo) che mediano tra il mondo dell’arte e quello del business, teoricamente e ontologicamente molto diversi e all’apparenza incompatibili.
La trattazione si conclude dimostrando come gli investimenti in termini di cultura e arte siano alla portata anche delle medie imprese manifatturiere e dei produttori di componentistica industriale. Infatti, nella declinazione operativa della collaborazione tra arte e impresa interessante analizzare non solo l’operato delle grandi aziende con ingenti disponibilità economiche, ma come le piccole-medie aziende familiari possano rappresentare un peculiare esempio di sviluppo territoriale e culturale.
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LAVORI
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I "NOSTRI" ARTISTI
Fotografie di: Alessandro Tomiello, Marco Del Comune, Damiano Andreotti, Davide Tenz, Francesco Lillo
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